| Precisiamo le varie possibilità. Il re ordina di uccidere un mago nemico. A prescindere dall'allineamento del re e dalle sue ragioni, un paladino, a mio avviso agirebbe così: Mago legale buono: Non lo ucciderebbe mai, ma si limiterebbe a sconfiggerlo e a farsi dare la sua parola che non agirebbe più contro il proprio re. Mago legale neutrale: Lo sconfiggerebbe e lo costringerebbe ad accettare un accordo di non interferenza né diretta né indiretta con proprio re. Mago legale malvagio: Lo sconfiggerebbe e lo costringerebbe a firmare un contratto ferreo in cui questi si impegna a non interferire mai più né direttamente, né indirettamente con re, pena la sua vita. Se non accetta il contratto, per il bene del proprio regno e dei suoi cittadini lo giustizierebbe sul posto, se non vi sono alternative, altrimenti lo porterebbe in catene dal proprio re e lo affiderebbe alla legge del regno. Mago neutrale buono: Lo sconfiggerebbe e lo ridurrebbe non più in grado di nuocere al proprio regno, se queste erano le sue intenzioni, o lo allontanerebbe quanto più possibile perché possa usare i suoi poteri per il bene, ma senza interferire col proprio regno, cosa che sicuramente lo metterebbe in condizione di essere ucciso da qualcun altro inviato dal proprio re. Mago neutrale puro: Lo convincerebbe, semplicemente, a dirigersi dove i suoi poteri sono più necessari, perché in quel luogo bene e male sono già in equilibrio perché ci pensa lui a tenere sotto controllo il male e a non farlo proliferare troppo... Mago neutrale malvagio: Ovviamente la lotta porta o alla sconfitta del mago o alla sua morte. In caso di sconfitta verrebbe riportato in catene al regno e lasciato alla legge del re perché un essere simile non merita di vivere. Colui che sfrutta gli altri per il proprio vantaggio non merita di vivere, dal punto di vista del paladino. Mago caotico buono: Lo allontana dal regno, combattendo, se necessario, perché il caos nella sua natura va contro l'ordine che il paladino sente necessario, ma non riuscirebbe a spegnere la scintilla di bontà nel suo cuore. Preferirebbe comunque lasciarlo vivere, anche se lontano da dove il suo re possa raggiungerlo. Mago caotico neutrale: La totale casualità delle azioni del mago, pur non malvage, costringerebbe il paladino a neutralizzarlo, anche con la morte se necessario, o a consegnarlo alle autorità se non è costata la vita al mago l'essere neutralizzato. Mago caotico malvagio: Di norma il paladino cercherebbe di non uccidere il proprio nemico, se non necessario, ma contro un simile nemico che non rispetta nulla di ciò in cui crede, comporterebbe l'assenza di desiderio di catturare vivo il mago. Se dovesse capitare che sopravviva, viene legato, imbavagliato e bendato per essere sbattuto in prigione, anche se il re stesso sia caotico malvagio, perché eliminare un simile essere sarebbe solo un bene per tutte le specie viventi.
Abbastanza preciso? Poi vi sono possibili variazioni date dagli altri componenti del gruppo, ma di base è questo che dirigerebbe le azioni del paladino dal mio personalissimo punto di vista.
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